Perchè aderire ad ALI Piemonte.

Con l’obiettivo di essere sempre più un soggetto di battaglia, proposte e servizi, ALI – Autonomie Locali Italiane intende trasformarsi in un vero e proprio laboratorio del riformismo italiano al fine di offrire un pragmatico e serio e aiuto ai sindaci e agli amministratori locali dei nostri territori.

Gli enti locali, aderendo ad ALI – Autonomie Locali Italiane, potranno contare su un fervido e leale alleato per favorire un concreto progetto politico finalizzato alla costruzione di una Repubblica di segno federale fondata su una vera parità ordinamentale tra Stato centrale, Regioni ed Autonomie Locali.

Incentrato, peraltro, sullo sviluppo e sul riequilibrio economico, sociale e territoriale tra aree forti e aree svantaggiate secondo i principi della cooperazione, della solidarietà, della sussidiarietà, della trasparenza e di una vera efficienza della Pubblica Amministrazione. In quest’ottica, ALI –Autonomie Locali Italiane ha promosso e messo in campo una serie di azioni.

Cosa può fare ALI per voi?

ALI PIEMONTE agisce nel tuo interesse:

  • Per la dignità e il miglioramento dello status degli amministratori locali – per un’indennità minima per tutti i sindaci, per corrispondere l’indennità del comune capoluogo di provincia ai presidenti delle Province. Per porre il costo dell’associazione contri i rischi a carico degli enti.
  • Per lo sviluppo sostenibile e la traduzione locale del BES – in collaborazione con l’ASviS. Per elaborare ‘agende locali per lo sviluppo sostenibile’ e per proporre nuovi progetti dei comuni necessari a raggiungere gli obiettivi.
  • Per la revisione del testo unico degli enti locali – con una proposta di riordino organico della disciplina per gli enti locali, a partire dalla necessaria revisione della legge Delrio per Province e Città Metropolitane.
  • Per la riforma del codice degli appalti – per far valere le indicazioni raccolte nella consultazione degli amministratori fatta da ALI – Autonomie Locali Italiane e nel confronto con esperti.
  • Per il rilancio dell’autonomie finanziaria degli enti locali – con proposte per la revisione della legge 42/2009. Con l’elaborazione di una posizione dell’associazione sul regionalismo differenziato (art.116, terzo comma, Cost.).
  • Per il mezzogiorno – per il rilancio di obiettivi di sviluppo e di affermazione della legalità. Con l’organizzazione di una nuova rete partecipativa degli amministratori locali.
  • Per l’Europa – sulla democrazia locale come antidoto ai nazionalismi e il ruolo delle autonomie locali e le reti dei comuni.

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